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Tecnologia ceramica |
La ceramica di Montelupo |
Glossario |
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Fin
dalla preistoria l'uomo si serve dell'argilla per fabbricare
recipienti per liquidi così da sostituire i prodotti della
natura come il corno di bue e le conchiglie, le zucche essiccate
etc.
La fragilità e la facilità di reperimento dei
materiali hanno fatto sì che gli oggetti una volta rotti
venissero gettati non destando più alcun interesse.
La
ceramica, a differenza di altri materiali come il legno, i tessuti o
i metalli è incorruttibile e perciò la
si ritrova
anche dopo molti secoli di permanenza nel sottosuolo così
come
era. Offre pertanto una documentazione della vita che si è
svolta in una particolare zona.
Per Cipriano Piccolpasso da
Casteldurante (1524-1579) l'artigiano deve foggiare, rifinire
e
casomai distruggere per ricostruire e nuovamente limare in un
circhulo che tende alla perfezione. Per lui l'arte della ceramica
è
il dominare i quattro elementi: terra, acqua, fuoco e aria per
raggiungere appunto la “circhulare perfetione”.
Così
Ovidio nel primo libro delle Metamorfosi vv. 76/88 ci parla della
nascita dell’uomo, plasmato dalla terra.
Anche nella Bibbia
Dio crea l’uomo con la polvere della terra.
Tutto questo per
dire che l’arte della ceramica ha sempre avuto una grande
importanza nella vita dell’uomo, ed è una delle
forme
artigianali più antiche di cui si hanno testimonianze
ininterrotte attraverso i millenni.
L'uomo egiziano diceva i
miei vasi per dire la mia casa, ciò dimostra l'alta
considerazione di cui godeva quest'arte.
I vasai greci foggiavano
e decoravano, secondo regole geometriche e matematiche, i vasi sui
quali narravano storie mitologiche.
Gli Etruschi ottenevano
il colore nero dei loro buccheri cuocendoli in atmosfera
riducente.
Nel
Medioevo la ceramica veniva subordinata ad altre arti, come d'altra
parte alcune scienze ad altre scienze, in un assetto rigidamente
gerarchico. E
` nel rinascimento che la ceramica acquista di nuovo importanza e
dignità forse perché i prodotti
ceramici ,essendo
intimamente legati alla vita quotidiana, risentivano del benessere e
della ricerca del bello che caratterizzava quell'epoca.
Sono le
famiglie di Firenze e Faenza che creano temi nuovi e per le
decorazioni e le forme.
I centri di produzione più
importanti in Toscana erano Montelupo, celebre per i suoi boccali ,
Cafaggiolo la cui produzione si distingue dagli altri per una
decorazione più ricca e Siena per i suoi vasi da farmacia.
In
Umbria Deruta e soprattutto Gubbio erano specializzati nelle vernici
coprenti o lustri, si ricorda in particolare Mastro Giorgio
che
nella sua bottega completava con i riflessi aggiunti in terzo fuoco
le ceramiche che gli venivano inviate dai più importanti
artisti del tempo.
In Spagna la tradizione della maiolica moresca
si conserva molto a lungo, probabilmente il nome stesso della
maiolica deriva da quello dell'isola di Maiorca dove venivano
smistati questi prodotti.
Dalle opere sempre più elaborate
del sei e settecento si passa all'eclettismo dell'ottocento
fino ad arrivare all'industria design e l'oggetto prodotto in serie
dei giorni nostri.
La ceramica, in questo lungo percorso è
entrata di diritto negli istituti di istruzione artistica e
giustamente sono molti gli artisti contemporanei che in
qualche
momento della loro carriera hanno fatto delle ceramiche.
Grazie
all'immissione di tanti nuovi elementi, alla voglia di sperimentare e
alla contaminazione con altre arti la ceramica si pone da una
parte come continuazione di quella che l'ha preceduta e dall'altra
come inizio di un nuovo e diverso ciclo artistico.
Questa naturalmente è solo un'introduzione a quella, che vorremmo un giorno, fosse una ricca enciclopedia multimediale su questo affascinante mondo.