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A |
Agata: decorazione che ricorda appunto questa pietra dura, ottenuta con terre di colore diverso |
Agitatore: recipiente nel cui interno gira un albero fornito di pale per sciogliere argilla, smalti o gesso |
Avventurina: è una cristallina che viene applicata a grosso spessore su superfici piane o incavate per la sua fusibilità |
B |
Ball clay: argilla di tipo sedimentario, di grana fine e molto plastica, usata specialmente in Gran Bretagna e negli Stati Uniti |
Basalto: si tratta di un impasto scuro vetrificato, scoperto nella fabbrica inglese Wedgwood nel tardo 700 |
Bentonite: argilla molto plastica formatesi dalla decomposizione delle ceneri vulcaniche, usata per facilitare la sospensione dello smalto |
Berrettino: usato dagli antichi maiolicari per indicare uno smalto grigio-azzurro |
Biscotto: oggetto di argilla cotto per la prima volta |
Biscuit: il biscotto di porcellana |
Bistugio: termine usato dagli antichi vasai per indicare il biscotto |
Bone china: impasto per porcellana contenente un’alta percentuale di cenere d’ossa di animale (fosfato di calcio), per abbassare il punto di vetrificazione dell’impasto |
Buccia d’arancia: difetto della superficie dello smalto che si presenta piuttosto granulosa ed ondulata |
Bucchero: ceramica prodotta dagli Etruschi di corpo nero e lucido. Era ottenuto usando un’argilla ricca di ossido di ferro e tramite una cottura in atmosfera riducente |
C |
Cavillo: (detto anche sacrinatura) difetto della ceramica consistente in incrinature più o meno evidenti della superficie dello smalto o della vernice, dovute al diverso coefficiente di dilatazione del corpo dell’argilla e della coperta. E' talora ricercato apposta dai ceramisti come motivo decorativo, usando speciali smalti o vernici “craquelés” |
Celadon: un tipo di smalto di origine orientale che va dal verde al blu grigio, ottenuto nelle alte temperature per la presenza del ferro nello smalto cotto in riduzione |
Cenere: la cenere di vario tipo è usata in Oriente fin dai tempi lontani nella preparazione degli smalti per alte temperature |
Chamotte: argilla cotta e macinata in varie granulometrie; è usata come dimagrante negli impasti argillosi per diminuirne il ritiro durante l’essiccazione specie nella foggiatura di pezzi di grande dimensione |
China clay: termine inglese per indicare il caolino |
Cinabro: solfuro di mercurio |
Colaggio: il processo produttivo che consiste nel versare l’argilla liquida dentro forme in gesso che riproducono oggetti da produrre in serie |
Colombino: metodo di costruzione a mano di un vaso o altro oggetto attaccando cordoncini di creta, più o meno grossi, uno sull’altro in modo da formare una parete circolare |
Colonnine: materiale refrattario di diverse misure a forma di colonne, usato per l’appoggio dei ripiani dei forni ceramici |
Coloranti: ossidi metallici utilizzati per colorare sia il biscotto che gli smalti |
Coni pirometrici: Piccoli coni di 5 cm circa composti di materiale ceramico che si piegano, indicando la temperatura del forno |
Coperta: termine antico per indicare la vetrina o la vernice piombifera o alcalina |
Cristallina: (vetrina o vernice): rivestimento vetroso trasparente |
Cristallizzazione: caratteristica alcuni smalti che presentano una superficie ricoperta da minuscoli cristalli di varia forma e colore |
D |
Delft: nome della ceramica prodotta in questa città olandese; l’oggetto ricoperto da uno smalto stannifero viene decorato sullo smalto crudo |
Distorsione: gli oggetto di ceramica crudi se subiscono un essiccamento troppo rapido, seccandosi in modo non omogeneo, si deformano |
Doppia parete: tecnica usata in particolare per le porcellane, un oggetto era costruito con una doppia parete distanziata l’una dall’altra, delle quali quella esterna era traforata vedi esempio |
E |
Estrusione: quando, come nella trafila, l'argilla viene forzata attraverso una mascherina in metallo sagomata |
F |
Faience: vecchio nome delle maioliche italiane (da Faenza) |
Ferraccia: scaglie di ferro dalle quali si otteneva il giallo |
Filettare: decorare con sottile linea orizzontale i bordi di un oggetto che si fa girare sul tornio |
Figulus: il vasaio in latino |
Filtro pressa: macchina utilizzata nella lavorazione delle argille, per eliminare l'acqua dall'argilla liquida e ottenerla in pani allo stato plastico |
Fire clay: impasto usato per i pezzi foggiati a colaggio, generalmente usato per i sanitari |
Fondente: prodotto utilizzato per provocare la fusione del composto ceramico, abbassandone talvolta il punto di fusione |
Forma madre: è la prima forma dalla quale si ricavano gli stampi di lavorazione per la produzione a colaggio o a pressa |
Fritta: composto di sabbia silicea o feldspatica con fondenti alcalini o piombici che fusi insieme formano una massa vetrosa e trasparente a seconda della purezza delle sabbie |
G |
Granfuoco: la seconda cottura dell'oggetto |
Grès: argilla che cuoce ad alta temperatura 1200-1300°C assumendo un aspetto vetrificato |
H |
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I |
Immersione: uno dei modi per verniciare un oggetto, immergendolo nella vernice o nello smalto |
Impastare: operazione per eliminare l'aria dall'interno dell'argilla |
Impasto: l'unione di più argille con caratteristiche diverse |
Ingobbio: composto liquido di argille in genere di colore bianco, con cui si rivestono per immersione oggetti in terra rossa, a consistenza cuoio |
J |
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K |
L |
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M |
Magra: argilla ricca di sabbia poco elastica |
Maiolica: termine derivante da Maiorca, isola in cui avvenivano scambi con gli Arabi, inventori della tecnica della maiolica secondo la quale il biscotto viene tuffato in uno smalto stannifero e decorato a soprasmalto |
Mat: smalto opaco |
Mezzamaiolica: prodotto ingobbiato ricoperto di vetrina trasparente |
Monocottura: di oggetto smaltato a crudo e cotto una sola volta |
Muffola: Nei forno ceramici “muffolati” i bruciatori sono posizionati sotto il piano del forno, verso l'esterno. Viene evitato il contatto diretto con il fuoco tramite una camera in mattoni refrattari detta muffola |
N |
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O |
P |
Patina: rivestimento delle ceramiche di tipo greco decorate per dar loro lucentezza quasi fosse una vetrina |
Pirometro: strumento che permette di misurare la temperatura interna di un forno |
Plasticità: capacità della materia di mantenere la forma una volta modellata |
Porosità: è la proprietà che un corpo argilloso ha di assorbire acqua e di essere permeabile |
Puntinatura: è un difetto dello smalto quando la sua superficie presenta tanti buchini |
Q |
Quarzo: silice |
R |
Ramina: ossido di rame, colorante per ottenere il verde |
Raku: |
Ritiro: la contrazione che subisce l'argilla durante l'essiccazione o la cottura La percentuale del ritiro è diversa per ogni tipo di impasto |
S |
Sale: usato per creare una vetrina trasparente nel gres salato |
Serigrafia: procedimento di decorazione in cui ci si serve di di uno schermo di seta per trasferire un disegno su un corpo ceramico |
Spolvero: disegno traforato su una carta leggera, che si usa per trasferire il disegno sulla superficie da decorare, battendo delicatamente con un sacchettino pieno di polvere di carbone |
Stecco: utensile in legno usato per decorare incidendo sul pezzo crudo o ingobbiato |
T |
Talco:elemento che abbassa il punto di cottura negli impasti ad alta temperatura |
Temmoku: ceramica giapponese composta da un grès di colore rosso-bruno cotto in riduzione |
Terraglia: argilla preparata di colore grigio chiaro che diviene bianca in cottura |
Terra sigillata: tipo di ceramica in rilievo di colore rosso e anche bruno scuro ricoperta da una vetrina sottile e brillante |
U |
V |
Vetrificazione: operazione chimica e fisica con la quale, a temperatura elevata, le particelle minuscole si fondano in particelle più grandi, con perdita parziale o totale della porosità |
Viscosità: è la qualità che ha uno smalto di non scorrere, ed è dovuta a certi elementi chimici come l'allumina |
W |
X |
Y |
Z |
Zaffera: silicato di cobalto O anche il nome di una decorazione antica tipica di Montelupo che utilizza questo colore |
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